Ci sono molti siti che spiegano cosa sia l'endometriosi e potete leggere tutto quello che volete su questa malattia. In sostanza la parete più interna dell'utero (endometrio) che normalmente si stacca durante il ciclo mestruale, nell'endometriosi finisce all'interno del corpo della donna. Queste cellule si possono attaccare a vari organi e si attivano durante il ciclo, creando infiammazioni, aderenze, sanguinamento. Se volete sapere qualcosa di più specifico e tecnico sulla questione potete trovare informazioni praticamente ovunque. Per esempio qui
Questa malattia è stata scoperta di recente e cause e cure non sono ancora state delineate con certezza. Per questo molte donne ottengono una diagnosi dopo molti anni. Trafile, burocrazia, esami di ogni genere, costi, dolori, conseguenze, interventi sono solo alcune delle pene che affliggono le donne affette da questa malattia. Poi c'è tutta la parte psicologica della paura, dello sconforto, della depressione, dell'ansia. La solitudine purtroppo è compagna penso di ogni malattia, perchè quella patologia è nel nostro corpo e ci dobbiamo fare i conti ogni giorno.
> Negli ultimi anni sono nati moltissimi siti e gruppi che parlano dell'endometriosi. Alcuni sono di supporto alle donne, dove informazioni utili, dubbi, timori e notizie vengono condivisi non solo da chi ne è affetto, ma anche da familiari, compagni e amici. Ho letto e sentito diverse storie e visto molte persone confuse e abbattute. Penso sia importante il contatto con donne che hanno lo stesso problema, che in parte stanno passando quello che passi tu. C'è un però, c'è sempre. Dopo alcuni mesi mi sono resa conto che nessuna di quelle donne aveva mai parlato di come riusciva a gestire la situazione, di come facesse a continuare la sua vita di tutti i giorni senza mollare mai. Alcune accennano a compagni, mariti, figli, sorelle. Ma cosa possiamo fare da sole? Qualcuno risponderebbe nulla, ma invece si può fare tanto. Continuare a parlare dei problemi non sempre aiuta. Smettendo di vedere la mia malattia come la totalità della mia vita sono riuscita ad andare avanti, a vedere di nuovo le cose positive della mia esistenza. Prima di tutto per me stessa ho smesso di parlare solo di quello con tutti, cerco di preoccuparmene meno, di pensare ad altro. Io non sono la mia malattia. Sono prima di tutto un essere umano, una donna, una compagna, un'amica. Per le persona che frequentano la mia vita ho deciso che avrei ascoltato di più, avrei lasciato decidere a loro gli argomenti di cui parlare. Le cose sono migliorate molto e penso che chi condivide con me anche solo una parte del tempo, non abbia sentito molto il peso della mia condizione. Probabilmente il mio atteggiamento ha aiutato e aiuta molto.
Scrivo che non voglio parlare della mia malattia, eppure apro un blog sulla mia convivenza con essa. Sembra un controsenso. Non lo è. In questo blog infatti vorrei cercare di indagare, smontare, rivalutare le paure e le esperienze che ho passato e passerò a causa e grazie a questa malattia. Sì perchè tutto quello di negativo che deriva dalla condizione psicofisica in cui l'endometriosi mi pone, è in realtà una grande opportunità di imparare, conoscere, crescere, condividere e persino aiutare. Ed ecco qui una delle tante possibilità: aiutare altre donne a pensare positivo: aprire un blog.
Buona vita ragazze! Non mollate mai!
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