Se posso, lo faccio!

”commento”/ Ormai il mio motto è diventato questo: "Se posso, lo faccio!"

Dopo innumerevoli giorni passati a letto con i dolori, mi ero resa conto che non sapevo più cosa significasse stare bene. Le diverse infezioni alle vie urinarie mi avevano portato più volte ad un soggiorno in ospedale e dopo i ricoveri mi ero accorta che ad intervalli regolari appoggiavo la mano sulla fronte per capire se avessi la febbre. Le esperienze di malattia erano ormai entrate nella mia vita quotidiana, tanto che più volte al giorno pensavo solo alla mia condizione.


”commento”/Finchè un giorno non mi sono resa conto che ormai erano mesi che non stavo male e non avevo nè infezioni nè dolori. Stavo bene, avevo le energie per fare molte più cose e la concentrazione per seguirle. Il "silenzio" che arrivava dal mio corpo era quasi strano per me, non vi ero più abituata. Piano piano ho iniziato a testare i miei limiti e ho scoperto con piacevole sorpresa che potevo superare fatiche fisiche sempre maggiori e tirare quindi un sospiro di sollievo.




Oggi i dolori ogni tanto tornano, ma sono lievi e, anche se mi preoccupano, cerco di non farmi fermare. Ovviamente mi riferisco a dolori minori, piccole fitte, non ho alcuna intenzione di trattare male il mio corpo o di non dargli le cure che necessita. Però ho scoperto che se si hanno energie da spendere e si sta bene, allora è meglio spenderle subito. Prima che questo pensiero prendesse forma, rimandavo spesso qualsiasi impegno che potesse richiedere anche solo un piccolo dispendio di energie.

I dolori e i ricoveri mi hanno insegnato che ci potrebbe sempre essere un momento in cui non puoi agire e devi avere la pazienza di attendere; l'energia che ho riscoperto mi ha invece fatto capire che ci sarà sempre un periodo in cui potrai fare e dare tanto. Le azioni più comuni, come passare l'aspirapolvere o fare una passeggiata, diventano difficili quando si sta male, ma in quei momenti non dobbiamo perdere la fiducia nel fatto (e qui ovviamente mi riferisco più ad attività di svago che di pulizia) che arriverà il momento in cui potremo di nuovo compierle. E' stato forse grazie alla possibilità di fare sempre più cose, che ho realizzato quanto potesse essere grande la soddisfazione di compiere anche azioni quotidiane. Ma se oggi attribuisco un certo valore anche alle azioni più piccole (alla possibilità di preparare la colazione, di potermi alzare dal letto, di fare yoga o lunghe passeggiate), è perchè quando stavo male non potevo compierle.



”commento”/ Così oggi appena ho un pò di energia, appena sento che sto davvero meglio, che ce la faccio, che il mio corpo me lo permette, faccio, qualsiasi cosa e non mi fermo finchè non sono esausta. Prendo dalla vita ogni briciola che mi lascia, ogni atomo di ossigeno, ogni goccia d'acqua. Cerco sempre di rispettare i tempi e il volere di questo corpo matto, pieno di ormoni e lunatico che mi ritrovo, è lui che detta i tempi e penso sia giusto rispettarli. Ma cerco di non lasciarmi sfuggire l'occasione di fare, di creare, di parlare con le persone (a volte quando si hanno dolori è difficile concentrarsi sull'altro e godersi una semplice conversazione, aggiungerei che è possibile che si sia nervosi a causa del dolore), di camminare nella natura e anche di riposare, perchè anche questo è un aspetto importante che nella vita frenetica di oggi non si prende più in considerazione.
Questo stesso articolo nasce dal fatto che ho visto l'occasione per scriverlo, ho l'energia e la concentrazione per farlo e anche la voglia. E dopo averlo finito, passo alla prossima cosa che ho intenzione di fare, con la stessa energia, con la stessa voglia di non perdermi niente della giornata di oggi, scoprendo sempre le nuove possibilità a cui mi può portare.

”commento”/

P.S.: No, non riesco a saltare come la signorina della foto

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