Mi rigiro nel letto, immersa in un dormiveglia disturbato. In sottofondo un dolore, che sembra più il ricordo di un dolore, ma diventa sempre più reale. Finchè non riesco più a dormire, nè a stare sdraiata, ormai sono sveglia. E mi ricordo che anche questo mese mi è venuto il ciclo e non capisco perchè (vista la terapia). In questi giorni in cui i dolori sono la mia sveglia mi alzo dal letto come uno zombie, camminando leggermente piegata in avanti, cosa che vista dall'esterno è piuttosto divertente. Ogni passo è una fitta. Poi provo a sedermi e devo stare inclinata neanche fossi la torre di Pisa perchè a sinistra il dolore è troppo forte, perciò il peso lo metto tutto a destra. Faccio colazione, anche se spesso non ho neanche fame e la maggior parte delle volte ho anche la nausea. Praticamente sono una discarica umana.
Lo dico scherzando, cerco di sdrammatizzare, di usare l'umorismo per vivere bene una situazione non facile. Ogni volta che ho il ciclo temo che la cisti nel mio ovaio sinistro si ingrandisca, andando a "mangiare" (termine non scientifico ovviamente) gli ovuli che attendono di essere usati. Cerco di non pensarci, di fare qualcosa che tenga impengata la mia mente. Scrivo, lavoro da casa, spesso sdraiata nel letto, leggo, guardo serie tv. Lascio che questi giorni non siano una tragedia, li trasformo in qualcosa di utile, vivendoli pienamente. Non solo perchè ci sono persone che stanno peggio di me e nemmeno perchè sono stata peggio, ma soprattutto perchè ogni momento della vita è unico e mi spiacerebbe buttare via un'intera giornata solo per qualche fitta.
Per fortuna la mia mente è sempre vigile e se trovo qualcosa che attira la mia curiosità riesco a distrarmi. Ogni tanto ascolto il mio corpo pulsare sotto la pelle, gli organi che si lamentano, infiammati, come un gruppo di persone gravemente malate che gemono per i propri dolori. Respiro profondamente. E riprendo l'attività che avevo interrotto. Mi rendo conto che mi pesa stare a letto a non fare nulla, anche per questo mi tengo occupata, ma so anche che le nottate travagliate, le sveglie doloranti e il fatto stesso di stare male per giorni mi tolgono molte energie. In pratica i dolori è come se succhiassero via tutta l'energia vitale.
Ma la cosa comica è che sembra non possa fare niente in modo naturale, nemmeno andare a dormire la sera. Personalmente prima devo trovare la posizione in cui non ho troppo male, poi inizio a pensare a dove potrebbe andare il sangue se rimanessi così per tutta la notte. Perchè in questa benedetta malattia il sangue che va verso l'interno del corpo crea delle infiammazioni che poi portano al dolore in quel punto, cioè ad ogni ciclo o quando decide il tuo corpo quelle cellule si riattivano e tu ti ritrovi nella modalità zombie-torre di Pisa-seghe mentali. Dopo aver trovato la posizione ideale, se riesci, ti addormenti. La mattina i dolori ti svegliano e ti ritrovi puntualmente in una posizione a caso, di solito dolorosa. E ricomincia un'altra magnifica giornata endometriosica.
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